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CEPHALONIA, di LUIGI BALLERINI

Presentazione libro: Cephalonia, di Luigi Ballerini, traduzione di Evgenia Matt, pubblicato da The Brooklyn Rail (2016).
L’autore discutera’ del suo libro con Tom Huhn (School of Visual Arts).

Cefalonia 1943-2001 è un poema narrativo in forma di dialogo o, piuttosto, di monologo a due voci: con una narrazione epica in frammenti che contestualizza il massacro dei soldati italiani perpetrato dalle truppe tedesche nei giorni seguenti l’armistizio, firmato tra Italia e le forze alleate, l’ 8 settembre 1943. Le voci appartengono a Ettore B, un soldato italiano caduto in combattimento, o forse giustiziato, e ad Hans D, un imprenditore tedesco “nato con con la camicia”, un uomo che riesce sempre a spuntarla: prima, durante e, soprattutto, dopo la guerra.

 

Luigi Ballerini, nato nel 1940, vive tra New York e Milano. Autore di numerosi saggi su Futurismo italiano, su letteratura e poesia d’ avanguardia, sulla poesia medievale, sulla storia della Gastronomia e sulla scultura contemporanea, ha curato diverse antologie bilingui di poesia italiana e americana, nonchè numerose traduzioni di autori americani tra cui Herman Melville, William Carlos Williams e Gertrude Stein. Tra le sue pubblicazioni di poesia: eccetera. E (1972), Che figurato muore (1988), Che oror l’orient (1991), Il terzo gode (1994), The Cadence of a Neighboring Tribe, English edition, (1997) Stracci shakespeariani (1996), Uscita senza strada (2000), Uno monta la luna (2001), Cefalonia (2005, 2013), Se il tempo è matto (Mondadori, 2010), Una dozzina + 3 (2012). Una raccolta delle sue poesie sarà pubblicata da Mondadori nell’aprile 2016.

Tom Huhn insegna presso la Scuola di Arti Visive dove è direttore dei dipartimenti di storia dell’ arte e della BFA Studi Visivi e Critici. Ha pubblicato largamente sulla teoria estetica: tra i suoi libri Imitation and Society: The Persistence of Mimesis in the Aesthetics of Burke, Hogarth, and Kant (2004); The Cambridge Companion to Adorno (2004); The Wake of Art: Criticism, Philosophy, and the Ends of Taste (1998); The Semblance of Subjectivity: Essays in Adorno’s Aesthetic Theory (1997). Collabora regolarmente con riviste accademiche di arte e di estetica.

 

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