Presentazione del libro La psicologia italiana e l’emigrazione ebrea sotto il fascismo, da Firenze a Gerusalemme e New York, di Patrizia Guarnieri.
Con la partecipazione di Guido Calabresi e Mary Gibson.
In collaborazione con il Primo Levi Center di New York.
Il fascismo e le leggi razziali del 1938 hanno cambiato radicalmente la ricerca scientifica e la comunità accademica in Italia. Guarnieri si concentra sulla psicologia, dalle sue origini promettenti alla fine della seconda guerra mondiale. La psicologia è stata emarginata in Italia sia dalla reazione neo-idealistica contro la scienza che dal fascismo (a differenza del nazismo) con conseguenze di lunga durata. Docenti universitari e giovani studiosi furono perseguitati in quanto antifascisti o ebrei e la storia degli studiosi italiani costretti a lasciare il paese è ancora oggi imbarazzante. Il libro segue gli studiosi che emigrarono negli Stati Uniti, come la psicologa Renata Calabresi, e in Palestina come Enzo Bonaventura. Guarnieri traccia il loro cammino e l’aiuto ricevuto dalle reti antifasciste e sioniste, e dalle organizzazioni internazionali. Alcuni ebbero successo, altri no, ma solo pochi sono tornati indietro.
Patrizia Guarnieri è professore ordinario di Storia Culturale e Sociale presso il Dipartimento S.A.G.A.S. dell’ Università degli Studi di Firenze.
Guido Calabresi è Accademico e Giudice della Corte d’Appello, è stato Rettore della Scuola di Legge di Yale.
Mary Gibson è professore di storia al John Jay College e del CUNY Graduate Center
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