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L’ arte contemporanea italiana a New York

L’apertura a New York di due sedi qualificate dedicate all’arte contemporanea italiana: CIMA (Center for Italian Modern art) prima, e Magazzino Italian Art, poi (al cui progetto è dedicata la mostra fotografica attualmente presente in Istituto), rappresenta una scommessa sul ruolo dell’arte italiana dal ‘900 ad oggi.

La bella mostra dedicata a Burri, organizzata dal Guggenheim Museum nel 2015, è stato un segnale importante. Ma l’arte italiana di oggi ha davvero peso e rilevanza nel panorama internazionale delle biennali piu’ importanti, nel mercato, e tra i collezionisti americani?

La folta presenza nella grande mela di artisti italiani, ai quali l’Istituto ha contribuito a dare visibilità, i ruoli di vertice ricoperti da numerosi studiosi e curatori italiani nelle istituzioni e nelle gallerie newyorkesi, si traduce poi concretamente in un’attenzione ed una considerazione nei confronti della nostra produzione artistica da parte degli addetti ai lavori?

La domanda non e’ retorica e per trovarvi risposta ci siamo rivolti a Giorgio Spanu e Nancy Olnick, che del progetto Magazzino sono gli straordinari artefici; ma anche ad una protagonista del mercato dell’arte quale Valentina Castellani art dealer e già direttrice di Gagosian, a Ian Alteveer, curatore del Met Museum e a Susan Hapgood, Executive Director di ISCP, The International Studio & Curatorial Program, uno spazio di residenza per artisti. Moderatore: Massimo Gaggi.

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  • Organizzato da: IIC