La letteratura e le emozioni sono, da tempo immemorabile, indissolubilmente legate. Emozioni come paura, empatia, vergogna, orgoglio e gelosia costituiscono da sempre il nucleo delle storie raccontate. Come possiamo interpretare, tuttavia, le emozioni in un testo letterario? Gli antichi filosofi e i moderni positivisti hanno spesso considerato le emozioni, cosi’ come pure le passioni, quali forze negative, ma più di recente studi condotti in varie discipline (letteratura, filosofia, storia, sociologia) hanno evidenziato il carattere ambivalente (distruttivo e creativo insieme), se non addirittura positivo, delle emozioni.
Sei specialisti in campi diversi, dalla sociologia e critica letteraria, dalla traduzione alla scrittura creativa, parleranno del ruolo delle emozioni nelle opere di vari autori italiani, come pure nel processo di scrittura o traduzione della letteratura italiana.
Prima sessione:
GABRIELLA TURNATURI (University of Bologna), “The Power of Emotions in Ferrante’s Writing.”
ANDREA BALDI (Rutgers University), “Anna Maria Ortese: Writing and Empathy.”
PIETRO FRASSICA (Princeton University), “Arturo’s Island, an Isle of Solitude”.
Seconda sessione:
GABRIELLA ROMANI, (Seton Hall University), “Edith Bruck: Shame in Holocaust Literature.”
CHIARA MARCHELLI, (New York University), “Moving Words.”
MICHAEL MOORE (United Nations), “Translating Anger: Primo Levi’s “Letters from Germans” in Italian, German, and English.”
Moderatore: GRAZIELLA PARATI (Dartmouth College).
L’evento e’ parte delle attivita’ del NY-NJ Bridge, frutto della collaborazione tra IIC e le quattro Universita’ del New Jersey che offrono un curriculum di Italianistica.
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