Proiezione del pluripremiato cortometraggio
“Majonezë”
Ospite speciale l’attore
MATT DILLON
Dopo la proiezione ci sarà un
Q&A con la regista
Giulia Grandinetti
in conversazione con
Claudio Pagliara, Direttore
Istituto Italiano di Cultura di NY
A seguire, rinfresco
Sinossi: Elyria ha 16 anni e vive nel piccolo villaggio albanese di Ersekë con la sua famiglia. Una famiglia tradizionale di contadini che non ha mai varcato i confini della città e dove la parola del padre è legge. Elyria è responsabile del gregge di pecore della famiglia e ogni giorno le porta al pascolo al lago del villaggio. Ma nessuno sa che ogni volta che parte, in realtà si nasconde in una roulotte abbandonata per trascorrere del tempo con il suo vero amore: Goran, un ragazzo serbo con cui non le sarebbe nemmeno permesso parlare. Il giorno in cui suo padre sospetta una relazione romantica tra lei e il ragazzo serbo, decide immediatamente di darla in sposa a un albanese e che lei dovrà lasciare la casa di famiglia il giorno dopo. Di fronte a questa orribile notizia, Elyria inizia a sentire che la sua oppressione interiore, messa a tacere per troppo tempo, si sta trasformando in una volontà di ribellione.
Giulia Grandinetti è un’artista multidisciplinare italiana. Ha scoperto il suo primo amore, la danza, all’età di tre anni, ma fin da bambina sognava di diventare regista. Nel 2020 ha debuttato alla regia con il lungometraggio indipendente Alice and the Land That Wonders. Si è poi dedicata alla creazione di una trilogia di cortometraggi distopici: Guinea Pig; Tria – Sul sentimento del tradimento (presentato in anteprima mondiale nel 2022 alla 79ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Concorso Ufficiale – Sezione Orizzonti); e Majonezë, attualmente presente nel circuito dei festival internazionali e vincitore di numerosi premi, tra cui un riconoscimento al Brussels Film Festival, festival di qualificazione agli Oscar. Di conseguenza, Majonezë è candidabile agli Oscar 2026.
Sta lavorando al suo primo lungometraggio, Jaune et Bleu, ambientato in Francia. La ricerca creativa di Grandinetti è guidata da una profonda fascinazione per la condizione umana, il linguaggio della distopia e l’esplorazione di tabù e dimensioni oniriche. Il punto di partenza di ogni sua opera è un profondo coinvolgimento con il corpo come mezzo primario di espressione.
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