Botticelli’s Secret
The Lost Drawings and the Rediscovery of the Renaissance
Presentazione libro e conferenza di
Joseph Luzzi,
Professor of Comparative Literature
Faculty Member, Italian Studies
Bard College
Joseph Luzzi è professore di lettere comparate al Bard College e pluripremiato scrittore,
professore e studioso di cultura italiana. È autore di quattro libri.
Circa cinquecento anni fa, Sandro Botticelli, pittore di umili origini, realizzava opere di una bellezza ultraterrena. Protagonista del mondo artistico fiorentino, fu incaricato da un membro della potente famiglia dei Medici di realizzare un progetto quasi impossibile: illustrare tutti i cento canti della Divina Commedia di Dante Alighieri, l’ultimo omaggio visivo a quel “divino” poeta.
Ciò ha innescato un avvincente incontro tra poeta e artista, tra religioso e laico, tra terreno ed evanescente, registrato in squisiti disegni di Botticelli che ora incantano il pubblico di tutto il mondo. Eppure, dopo una vita passata a creare capolavori tra cui La Primavera e La nascita di Venere, Botticelli cadde nella povertà e nell’oscurità. Il suo progetto dantesco è rimasto incompiuto. Poi i disegni svanirono per oltre quattrocento anni. Lo stesso Botticelli, un tempo famoso, fu dimenticato.
La riscoperta ottocentesca dei disegni danteschi di Botticelli incantò studiosi e amanti dell’arte: quest’opera incarnava tutto ciò che il Rinascimento era arrivato a rappresentare. Dalla metaforica resurrezione dai morti di Botticelli nell’Inghilterra vittoriana all’emergere di intenditori con gli occhi d’aquila come Bernard Berenson e Herbert Horne all’inizio del XX secolo, e persino al salvataggio di preziose opere d’arte durante la seconda guerra mondiale e la caduta del muro di Berlino nel 1989, la storia postuma dei disegni danteschi di Botticelli è, semmai, ancora più drammatica della loro creazione.
Una combinazione di poliziesco artistico e ricca storia intellettuale, Il segreto di Botticelli mostra non solo come ha preso vita il Rinascimento, ma anche come l’arte di Botticelli vi abbia contribuito e, soprattutto, perché abbiamo bisogno del Rinascimento e di tutto ciò che rappresenta oggi.
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