Conversazione e performance di Francesco Lotoro
Tra i maggiori interessi del versatile pianista e musicologo italiano F. Lotoro vi sono due temi meno noti della storia ebraica: la musica composta nei campi di concentramento, spesso di notevole qualita’ e i monumenti e l’eredita’ ebraica di Trani, la cui comunita’ di Oria, era la piu’ importante della Puglia nel Medio Evo.
Dopo aver studiato presso l’Accademia “F. Liszt” di Budapest si è specializzato come pianista con Kornel Zempleni, Viktor Merzhanov, Tamas Vasary e Aldo Ciccolini.
Nel 1995 ha fondato l’Orchestra Musica Judaica.
Concepisce il progetto di raccogliere l’intera letteratura pianistica prodotta durante gli eventi più drammatici del Novecento, iniziando con la raccolta e l’incisione di tutte le opere pianistiche e cameristiche scritte da Alois Pinos, Petr Pokorny, Petr Eben e altri dopo la Primavera di Praga, e soprattutto incidendo alcune opere per l’Enciclopedia discografica in 48 CD-volumi KZ Musik (Musikstrasse Roma-Membran Hamburg-Naxos USA). KZ Musik rappresenta uno dei più grandi sforzi storiografici, editoriali e artistici mai compiuti e consiste nella registrazione discografica dell’intero corpus musicale creato in tutti i luoghi di cattività, deportazione e privazione dei diritti umani dall’apertura dei Lager di Dachau e Börgermoor sino alla liberazione di tutti i Campi alla fine della Seconda guerra mondiale sia sul versante eurasiatico (maggio 1945) che pacifico (agosto 1945). In questa raccolta, ha inciso, unico pianista al mondo, la monumentale Sinfonia n.8 di Erwin Schulhoff per pianoforte (scritta nel Campo di internamento di Wuelzburg, è nel CD-volume n.5 di KZ Musik), la partitura pianistica del Don Quixote tanzt Fandango di Viktor Ullmann (scritta a Theresienstadt, è nel CD-volume n.8 di KZ Musik) e del Nonet di Rudolf Karel (scritta nel carcere di Pankràc, Praga, è nel CD-volume n.17 di KZ Musik).
Ha fondato l’Istituto internazionale di Letteratura musicale concentrazionaria con sede temporanea a Barletta.
Come compositore ha creato l’opera “Misha e i Lupi” e la Suite “Golà” per cantore e orchestra da camera.