Questo sito utilizza cookies tecnici (necessari) e analitici.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookies.

JONATHAN BLOW SU ITALO CALVINO E VIDEO GAMES

Nel 1984, Italo Calvino è stato invitato presso la Harvard University a tenere una serie di lezioni. Prima della sua morte è stato in grado di completare cinque delle sei lezioni previste sulle possibilità immaginative della lingua e della letteratura. Le lezioni, raccolte e note con il titolo di Lezioni Americane: Sei proposte per il Nuovo Millennio, sono ora disponibili nella nuova traduzione di Geoffrey Brock.

Dopo l’evento inaugurale con Jonathan Lethem su “Leggerezza“, la prima delle Lezioni, seguito poi dal secodo: una conversazione tra Paola Antonelli e Maria Popova su “Rapidità, Incanto e la Felicità della Narrazione”, la serie continua con Jonathan Blow, che discuterà dell’influenza dell’opera di Calvino sui suoi video giochi.

Per quasi dieci anni, Blow ha sfidato il mercato dei video giochi con la sue creazioni postmoderne: prima con Braid, nel 2008, che quasi un milione di persone ha portato a compimento, e quindi con il tanto atteso The Witness nel 2016. Sul suo più recente lavoro, The Guardian ha detto “potrebbe essere utile, infatti, pensare a Jonathan Blow come una sorta di Thomas Pynchon del gioco e a The Witness come la sua Gravity’s Rainbow.”

 

Jonathan Blow è un progettista-programmatore il cui obiettivo è quello di rendere i video giochi utili all’espansione della mente in un modo che sia peculiare di questo mezzo. Blow è conosciuto per Braid, gioco che ha ottenuto notevole successo e più recentemente per The Witness. Egli è anche partner di Indie Fund, un’iniziativa per aiutare nuovi sviluppatori creativi a crescere pur rimanendo indipendenti. Parla spesso a conferenze e alle università per la promozione del design del gioco come una forma d’arte.

Italo Calvino (1923-1985) ha ottenuto riconoscimento mondiale come uno dei più grandi narratori del xx secolo. Nato a Cuba, cresciuto a San Remo, ha vissut,o tra l’altro, a Torino, Parigi, Roma. Tra le sue numerose opere ricordiamo Le città invisibili, Se una notte d’inverno un viaggiatore, il Barone rampante, nonché numerose collezioni di narrativa, favole, critiche, e saggi. Le sue opere sono state tradotte in decine di lingue.

  • Organizzato da: The Center for Fiction
  • In collaborazione con: Italian Cultural Institute