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PIRANDELLO E LA GRANDE GUERRA

Conferenza di Pietro Frassica

La conferenza è basata sulla fitta corrispondenza intercorsa tra Luigi e Stefano Pirandello, figlio del grande scrittore siciliano. Stefano ha combattuto in prima lines durante la Prima Guerra Mondiale e poi è stato fatto prigioniero a Mauthausen. Fin dalla sua infanzia era molto vicino al padre. Questo rapporto, di straordinaria intimità, è durato per decenni.
Le lettere scritte tra l’autore e il figlio, da ottobre 1915 a dicembre 1918, rivelano uno straordinario legame intellettuale e forniscono informazioni sulle storie brevi e le opere teatrali alle quali Luigi lavorava durante quel periodo. Attraverso questa corrispondenza assistiamo alla nascita in diretta dei drammi di Pirandello negli anni cruciali della Grande Guerra. In aggiunta, essa getta luce su molti aspetti della sua vita familiare, i sintomi della malattia mentale della moglie, nonché i limiti imposti a causa della censura di guerra.

PIETRO FRASSICA. Professore di italiano presso l’Università di Princeton e Capo del Dipartimento di francese e italiano, si e’ principalmente dedicato a studi su primo Rinascimento, Settecento, letteratura contemporanea (Marinetti, Vittorini, Sciascia, Primo Levi, Locanda) e sul teatro (Pirandello). È autore di più di cento articoli pubblicati e dei seguenti libri: A Marta Abba per non capaci, 1991; Romanzo europeo tra Otto e Novecento, 1992; Caro Maestro (lettere a Marta Abba Luigi Pirandello), 1994; Varianti e invarianti dell’evocazione, 2004, (Val di Comino Premio); il suo Maestro Eco, 2010. La sua edizione critica di Gian Mario Filelfo, Chroniche de la città de Anchona, nel 1979, ha ricevuto il “Premio Internazionale di letteratura” nel 1980. Egli è anche editor dei volumi Primo Levi come testimone, 1991; studi di filologia e letteratura italiana, 1992; e Salvatore Quasimodo. Nel vento del Mediterraneo, 2001; Magia di un romanzo. Il fu Mattia Pascal prima e dopo, 2005; e La Cucina Futurista (Marinetti e Fillìa), 2007.