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La Sede

686 Park Avenue: La residenza di William e Frances Crocker Sloane

Situata nel cuore dell’Upper East Side di Manhattan, la residenza al 686 Park Avenue è un esempio di eleganza e eccellenza architettonica di inizio XX secolo. Progettata dal rinomato studio Delano & Aldrich in stile neo-federale/coloniale, la villa di cinque piani fu costruita tra il 1916 e il 1919 per William Sloane, presidente della prestigiosa azienda di arredamento W. & J. Sloane, e sua moglie, Frances Church Crocker Sloane.

 

Il complesso architettonico storico

Il 686 di Park Avenue è uno dei quattro palazzi di importanza storica dell’isolato tra la 68esima e la 69esima Strada Est, noti nell’insieme come Pyne-Davison Row. Questo tratto comprende:

680 di Park Avenue – La Percy Rivington Pyne House, ora sede dell’Americas Society

684 di Park Avenue – La Oliver D. Filley House, ora Queen Sofía Spanish Institute (chiuso)

686 di Park Avenue – La William and Frances Crocker Sloane House, ora Istituto Italiano di Cultura

690 di Park Avenue – La Henry P. Davison House, attualmente sede del Consolato Generale d’Italia

Insieme, questi edifici costituiscono uno dei pochissimi esempi di architettura neo-federale e neo-georgiana sopravvissuti a New York. Il complesso è stato designato New York City Landmark nel 1970 e aggiunto al National Register of Historic Places nel 1980.

 

Dettagli architettonici e influenza inglese

La Sloane House riflette sia lo stile americano che la sensibilità domestica britannica dell’epoca. Come molte delle grandi case a schiera in Inghilterra, la casa era dotata di una cucina nel seminterrato, consentendo alle funzioni di servizio di rimanere nascoste alla vista. Un sistema di montavivande fu installato per trasportare discretamente i pasti dalla cucina alla sala da pranzo formale al piano superiore, preservando così l’eleganza e la quiete che ci si aspetta dagli spazi di intrattenimento.

La casa si sviluppa inoltre su cinque piani, un giardino interno e una terrazza, tutti elementi che contribuiscono alle sue proporzioni aggraziate e al lusso vivibile. La sua raffinata simmetria, i mattoni a vista e i dettagli classici incarnano gli ideali dello stile Colonial Revival.

 

La famiglia Sloane

William Sloane (1873–1922) laureato a Yale, era un uomo d’affari e leader civico. Come presidente della W. & J. Sloane, guidò l’azienda nei suoi anni più influenti. Oltre alle sue attività commerciali, fu profondamente impegnato nella filantropia: fu presidente del Presbyterian Hospital e del Northern Westchester Hospital e ricoprì posizioni dirigenziali in istituzioni come la YMCA, la New York Public Library e l’Archaeological Institute of America.

Sua moglie, Frances Church Crocker Sloane (1877–1962), proveniva da un’importante famiglia di mercanti di ferro ed era ben nota nell’ambiente sociale di New York. La coppia si sposò nel 1904 con una cerimonia solenne nella chiesa di San Bartolomeo e crebbe la famiglia nella casa che ora porta il loro nome.

 

Successiva proprietà ed eredità culturale

Dopo la famiglia Sloane, la villa passò nelle mani di Thomas E. Murray, un ingegnere pioniere che contribuì alla costruzione della rete elettrica di New York e fu uno stretto collaboratore di Thomas Edison. La proprietà di Murray aggiunse un ulteriore tassello alla notevole storia della dimora.

Oggi, il 686 di Park Avenue ospita l’Istituto Italiano di Cultura, continuando la tradizione di scambi intellettuali e culturali tra le sue storiche mura.